Torrente Avisio
Nel regno selvaggio della trota marmorata
Grande affluente di sinistra dell’Adige, l’Avisio nasce dal ghiacciaio della Marmolada, scorre nelle valli di Fassa, Fiemme e Cembra e sfocia nell’Adige a valle dell’abitato di Lavis, con il suo ampio conoide di deiezione. Il tratto in concessione all’APDT va dalla diga di Stramentizzo alla foce. E’ lungo ben 33 km e ha una larghezza media di 20 m. E’ un tipico torrente di fondovalle
, con una pendenza di 15 m/km a un’altitudine media di 450 m s.l.m. (dai 710 m. s.l.m. della diga di Stramentizzo ai 202 m. s.l.m. della foce).
Vie di accesso
Dall’uscita autostradale di Trento nord si prende la statale 12 in direzione di Bolzano. Dopo il bivio per Gardolo al semaforo si svolta a destra in direzione di Albiano ed in tal modo si percorre la strada provinciale di destra Avisio. Per raggiungere la strada provinciale di sinistra Avisio si deve proseguire fin dopo l’abitato di Lavis e quindi svoltare a destra in direzione di Cembra.
Ambiente di pesca
L’Avisio ha portata costante di ca. 3-5 mc/s ed è il tratto di fiume di fondovalle più integro del Trentino. Scorre in una valle profonda attraverso la piattaforma porfirica Atesina. E’ caratterizzato da un ampio alveo a massi di dimensioni anche notevoli. L’habitat fluviale è molto vario ed è caratterizzato dal divagare dell’acqua fra le profonde buche che si formano a contatto con i promontori rocciosi, le rapide e le piane più lente. E’ l’habitat della trota marmorata che qui regna sovrana e raggiunge taglie notevoli (anche 7-8 chili). Non mancano tuttavia le specie complementari quali il barbo comune, il barbo canino , il cavedano e la trota fario. L’unico modo di accedere al fiume è quello di percorrere gli antichi sentieri che collegano paesi e campagne al fondovalle. Fa eccezione la strada di collegamento tra Faver e Segonzano, in prossimità delle omonime piramidi di terra, che attraversa il fiume (Ponte dell’Amicizia) . E’ una zona ideale per lo spinning o la pesca con esche vive, in particolare con la tecnica della passata, soprattutto in primavera ed autunno, per la pesca con la mosca sommersa tutto l’anno e secca nel periodo estivo.
Norme particolari
Zone C1 e C2 | Zona “NO KILL” Ck e CK1 | ||
Apertura | 1 dom. marzo | Apertura | 1 dom. marzo |
Uscite sett. | 4 a scelta | Uscite sett. | 4 a scelta |
Misure minime della trota | |||
Marmorata (max 2 capi) | 35 cm | ||
Ibrido Marmorata x Fario (max 2 capi) | 30 cm | ||
Fario | 22 cm | ||
Iridea | 22 cm | ||
Temolo (max 3 capi) | 35 cm | ||
E’ istituita una zona “NO KILL” in prossimità del ponte di Cantilaga (Piazzo – Pra) dal termine della strada in alveo per ca. 1000 m a monte denominata CK
E’ istituita una zona “NO KILL” in prossimità dell’abitato di Lavis dalla confluenza del rio Papa fno al confine del Biotopo Foci dell’Avisio per circa 1000 m. denominata Ck1 | |||
Divieti Vietato l’uso di qualsiasi esca naturale. | |||
Prescrizioni Pesca nel biotopo “Pont dei Vodi” vedi Bandite e Biotopi in allegato ai permessi. Pesca nella zona a regime speciale vedi tabella successiva. | Prescrizioni Sono permesse le seguenti esche artificiali con amo singolo privato dell’ardiglione: mosche artificiali (pesca con coda di topo, camolera, moschera), cucchiaino rotante o ondulante, pesciolino finto o rapalà | ||
Numero max catture giornaliere | Numero max catture giornaliere | ||
Salmonidi | 4 | vietato qualsiasi prelievo di pesce | |
Lucci | 2 | ||
Chiusura
| Chiusura
|
In sintesi
Periodo di pesca
1° domenica di marzo
30 settembre
Pesci presenti
Trota marmorata, Cavedano, Barbo comune, Barbo canino, Trota fario
Tecnica
Passata, spinning mosca, al tocco, pesce morto
Esca
Esche naturali, rotante, minnow, ninfa ,secca, streamer.