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Itinerario "dal Passo del Tonale al Passo del Bondone"

Questo percorso, con partenza da Ponte di Legno, sul versante Lombardo del Passo del Tonale/Adamello ed arrivo al Passo Bondone/Monte Bondone, si sviluppa attraverso il Parco Naturale dell’Adamello-Brenta, tra la Val di Sole e la Valle dell’Adige.

Percorso schematico
Partenza da Ponte di Legno.
Prendere la s.s. 42, passare il Passo del Tonale e dirigersi verso Dimaro.
Svoltare a destra sulla s.s. 239 e proseguire in direzione di Madonna di Campiglio.
Continuare sulla s.s. 239, passare Carisolo, Pinzolo, fino ad arrivare a Tione di Trento.
Svoltare a sinistra sulla s.s. 237 in direzione Ponte Arche.
Svoltare a sinistra sulla s.s. 421 (strada dei laghi di Molveno e Tuenno) ed arrivare fino a Molveno.
Proseguire sulla s.s. 421 e dirigersi verso Andalo.
Imboccare la s.p. 64 verso Fai della Paganella.
Dopo circa 10 chilometri dirigersi verso destra sulla s.s. 43 per giungere fino a Mezzolombardo.
Proseguire sulla s.s. 43 ed imboccare la A22[E45].
Continuare verso sud in direzione Trento Centro e al raccordo prendere la prima uscita.
Svoltare a destra sulla s.s. 45bis e successivamente a sinistra sulla s.p. 85 in direzione del Passo Bondone.

Da qui scende ed allo sbocco della Val di Pennes/Penser Tal inizia la Val Sarentina/Sarntal.
A questo punto del percorso ci si può concedere un’altra piccola deviazione verso Valdurna/Durnholz, un piccolo paesino sulle sponde di un lago, indenne al passare del tempo, la cui Chiesa parrocchiale riccamente affrescata risale al XV secolo.
Nei dintorni anche il paese di San Martino/Reinswald, il cui artigianato locale spazia dal cuoio alla distillazione di liquori alle erbe.
Tornati sulla statale si incontra Sarentino/Sarnthein, un paesino ricco di fascino, dallo stile altoatesino e dai vicoli caratteristici, dove si può trovare un ottimo speck.

Sulla strada verso Bolzano si giunge alla zona del Renon/Ritten attraverso una strada tortuosa che porta sul fianco ripido della Valle. La Valle del Renon è molto conosciuta per la località di Collalbo/Klobenstein e le Piramidi di terra rossa, incredibili pinnacoli che costituiscono un vero e proprio miracolo geologico. A Collalbo vale la pena visitare la Chiesetta Seicentesca di Sant’Antonio che conserva dei dipinti di notevole valore. Da Collalbo poi ci si dirige verso Longostagno/Lengstein per arrivare alle Piramidi di Terra/Erdpyramiden, la vera attrazione della zona. I pinnacoli si possono raggiungere a piedi con una passeggiata di circa 10 minuti.

Di nuovo in sella alla moto, la strada da percorrere fino a Bolzano/Bozen si inoltra a questo punto nella zona dei vigneti attraverso la città di Auna di Sotto/Unterinn offrendo ai motociclisti più esperti la possibilità di sbizzarrirsi nella guida. A pochi chilometri dal capoluogo, che merita senz’altro una visita approfondita, si entra nel cosiddetto Giardino del Sudtirolo.
Nella parte meridionale dell’Alto Adige tutte le questioni importanti vengono discusse davanti a un bicchierino. Così era ai tempi di Goethe, poi negli anni ’60 quando venne costruita la Strada del Vino e così è anche oggi. Andar per cantine non è sicuramente consigliabile dovendosi rimettere in sella ma l’acquisto di qualche ottima bottiglia ripagherà successivamente il sacrificio.

Tutte le località in questa zona sono vicine tra loro e sono caratterizzate da una cultura contadina rivolta soprattutto alla coltivazione della vite: fra queste, Appiano/Eppan è un centro vitale ed un’oasi di quiete nel verde della natura e delle colline ricche di pregiati vigneti, e località di soggiorno specialmente autunnale. Una diramazione interessante porta a Caldaro/Kaltern, altro importante centro vinicolo, ed all’omonimo lago. Si prosegue in salita; il panorama è meraviglioso sulla Val d’Adige e sulle Dolomiti occidentali e, superati vari tornanti si valica il Passo della Mendola/Mendelpass, sella boscosa tra il Monte Roèn e il Pénegal, che immette nell’Alta Val di Non.

La Valle di Non è famosa per le sue mele di alta quota, ma offre al visitatore molto di più: un paesaggio spettacolare con boschi, prati, villaggi, vette. Dalla Mendola si segue la strada statale fino a Cavareno, dove si può scegliere di girare a destra per godersi il bell’altopiano di Fondo o girare a sinistra per il lago di Santa Giustina.

Prima di arrivare al lago si consiglia di fare una visita al famoso santuraio San Romedio.  Il Santuario sorge a Sanzeno, nella Val di Non, in Trentino, immerso nella natura, in un luogo incantato, uno dei più suggestivi delle Alpi. Raggiunta la piazza, si svolta a sinistra imboccando la stretta strada asfaltata che, in 3 km, conduce al parcheggio del santuario. Il santuario sorge su di una roccia alta 90 metri ed è costituito da più chiese e cappelle, che seguono la conformazione della roccia, collegate tra loro da una ripida scala di 131 scalini. Gli edifici che costituiscono il santuario sono di datazioni diverse;  la costruzione più antica, sorta attorno alla tomba dell’eremita Romedio, risale intorno all’anno 1000.