ADIGE RIVER
La sfida ai pesci di grande taglia
Secondo fiume d’Italia con i suoi 410 Km di lunghezza, l’Adige nasce dai laghi di Resia, scorre nella val Venosta e nella Bassa Atesina, in provincia di Bolzano, nella val d’Adige e nella Vallagarina in provincia di Trento. Sfocia quindi nel Mare Adriatico dopo aver percorso la Pianura Padano-Veneta.
Il tratto in concessione all’APDT va dal confine con la Provincia di Bolzano, vicino a Salorno alla confluenza del rio Cavallo presso Calliano. Questo tratto ha una lunghezza di circa 35 km e una larghezza media di 80 m. Si sviluppa con una pendenza di 2 m/Km ad un’altitudine media di 200 m s.l.m.
Vie di accesso
Dall’autostrada A22 del Brennero, uscite: Rovereto nord per la zona a Sud della riserva, Trento centro per la zona centrale, S. Michele all’Adige per la zona nord della stessa. Si prosegue poi per la statale del Brennero per raggiungere le sponde desiderate. Dalla statale l’accesso alle rive del fiume è facilitato imboccando le numerose strade di campagna. Le località dalle quali si può trovare l’accesso, risalendo da sud a nord sono: all’altezza dell’abitato di Calliano, proseguendo verso nord, all’abitato di Acquaviva, poi quello di Mattarello, di Trento, di Vela, di Lavis, di Zambana, di Nave S. Rocco, di Grumo, in loc. Cacciatora, in loc. Cadino, per finire con l’ultimo accesso alla zona nord dove è segnalato l’inizio della riserva di pesca dell’Alto Adige nel comune di Salorno (BZ).
Ambiente di pesca
L’ Adige in questo tratto ha le caratteristiche di un grosso fiume di fondovalle con argini esterni artificiali sistemati a grandi massi, corrente uniforme, non troppo veloce, fondo da ciottoloso a sabbioso. Sono caratteristici di questo tratto gli ampi ghiareti alternati a tratti in cui le sponde elevate nascondo belle buche e tane già nel sottoriva. Sono presenti trote marmorata, trote fario, trote iridea, il temolo, in minor quantità il cavedano e il barbo comune e lucci alla foce degli affluenti maggiori.I periodi migliori per la pesca sono quelli della stagione fredda, dall’apertura (prima domenica di febbraio) ad aprile e da fine agosto a settembre (la pesca chiude al 30 settembre), ma anche quando il fiume ha livelli maggiori (giugno-agosto) soprattutto per la pesca alla trota sottoriva. Solo per il temolo è consentita la pesca anche i ottobre ma solo con la mosca. Per il periodo di acqua chiara, invernale, sono ottimi il pesciolino vivo o morto e gli artificiali (rotanti, minnow). Da metà marzo a tutto aprile e da fine agosto a fine ottobre, si potranno insidiare le trote nei sottoriva ed i temoli nei ghiareti con la tecnica della mosca secca o sommersa. Per la presca con la coda di topo sono da preferire i fine settimana perché presentano livelli d’acqua bassi.
Norme particolari
Zone A1 A2 A3 AP1 AP2 | |||||
Apertura | 1 dom. febbraio | ||||
Uscite sett. | 7 | ||||
Misure minime della trota | |||||
Marmorata (max 2 capi) | 40 cm | ||||
Ibrido Marmorata x Fario (max 2 capi) | 40 cm | ||||
Fario | 22 cm | ||||
Iridea | 22 cm | ||||
Temolo (max 3 capi) | 35 cm | ||||
Luccio (max 2 capi) | 60 cm | ||||
Divieti | |||||
Prescrizioni | |||||
La pesca al temolo è consentita anche dal 1 al 31 ottobre. In questo periodo è permesso solo l’uso della mosca secca o moschiera, armate di un solo amo sprovvisto di ardiglione. | |||||
Numero max catture giornaliere | |||||
Salmonidi | 4 | ||||
Lucci | 2 | ||||
La pesca al temolo sarà consentita anche dal 1 al 31 ottobre. Dal 1/11 al 30/11 si pesca a piede asciutto solo nelle zone A1 ed A2.
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In sintesi
Periodo di pesca
1° domenica di febbraio
aprile
aprile – agosto
agosto – settembre
ottobre
Pesci presenti
Temolo, Trote
Temolo, Trote, Barbo comune
Temolo – Trote
Temolo
Tecnica
Passata, spinning, mosca, tocco, pesce morto
Passata, spinning, tocco, camoliera
Passata, spinning, mosca, tocco, camoliera
Solo mosca
Esca
Esche naturali, rotante, minnow, ninfa ,secca, streamer
secca, ninfa, moschiera
Esche naturali, rotante, minnow, ninfa, streamer
Esche naturali, rotante, minnow, ninfa ,secca, streamer
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